Covid
19:
1)
Io resto a casa
Non
voglio proprio perdere nessuno
che
conosco, tanto meno chi amo
né
andarmene prima del tempo mio.
Non
ho finito i sogni né sono
stanca
di veder crescere i bambini.
L'oggi
è un infinito giorno tetro,
unto
dall'incoscienza della folla
e
dalla certezza dell'unicità
del
proprio fato.
Lo
credeva pure,
sono
certa, il primo che da solo
morì, spaurito, consapevole
inveendo
senza fiato contro il fato
infame
che colpisce dove trova
l'occasione.
Per
questo non mi voglio
far
trovare, non facilmente almeno,
e
senza colpe,
e
me ne resto a casa.
2)
Incombe
la folla
Incombe
la folla alle mie spalle,
frana
chiassosa di sassi nel letto
di
un gelido fiume.
Resto,
liquida
di
sudore, in attesa del nulla
che
diviene un'ombra buia.
Rifiuto
il
lugubre abbraccio di un presagio,
sperando
che sia solo l'inganno
di
un incubo crudele e inaspettato.
Allora
mi stringe a sé un silenzio
pieno
di parole, che scintilla.
3)
Immaginate il morire soli
Immaginate
il morire soli,
senza
un'amorevole carezza,
senza
teneri sguardi preoccupati?
Non
posso scrivere d'altro se un'idea
mi
soffoca, fetida e opprimente.
Ci
sarà per noi un domani uguale
a
ieri che non fummo mai capaci
davvero
di apprezzare?
Teniamoci,
a
distanza, compagnia nell'attesa
di
abbracciarci in piazza, girovagare
in
piena libertà e ricostruire,
pezzo
per pezzo, un mondo più pulito.
13/03/2020