PECORA IN UMIDO IN RIME

                                                                                  di Giuliano Mugnaioni


Carissimi amici,

se permettete, da campigiano diversamente giovane, o vecchio, o anziano, (come più v'aggrada) vi voglio proporre la "vera ricetta" della pecora in umido, che come ben sappiamo, rappresenta il biglietto da visita dell'arte culinaria campigiana. Mi soffermo su "vera ricetta" in quanto c'è qualcuno che non rispettando le regole, oltre a quegli ingredienti base, aggiunge altre spezie per addolcirne il sapore, che a mio modesto parere rovinano questo piatto prelibato. Una ricetta ufficiale deve rimanere tale senza variazioni.

Appurato questo sacrosanto concetto, come ho avuto questa ricetta? L'ho avuta da un amico che più avanti menzionerò nel titolo. Molto conosciuto a Campi Bisenzio quale cuoco esperto e non soltanto per la pecora in umido, in quanto ha cucinato in numerose feste e sagre, pranzi e cene a tema e in tante altre occasioni.

La sua pignoleria nel dosare gli ingredienti e soprattutto nella scelta degli stessi, è a dir poco maniacale, e faccio riferimento anche ad altre pietanze. Dopo questa lode all'amico, avuto questa ricetta e annotato gli ingredienti, mi sono impegnato anch'io, ma non a cucinare, in quanto non ne sono capace, ma nel modo a me più congeniale: a rima e con ironia…….e buona lettura!



PECORA  IN  UMIDO
(ingredienti per 6 persone)
Ricetta esclusiva di Marcello Nannicini
Elaborata in rima da Giuliano Mugnaioni
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              1 Kg. Coscio di Pecora pulita e tagliata a tronchi 
              4 Hg. Macinato di Pecora
              2 Carote
              2 Costole di Sedano
              3 Cipolle
              1 Mazzetto di Prezzemolo
              2 Spicchi di Aglio
              Scorza di Limone
              Olio / Sale / Pepe
              1 Bicchiere di Vino Rosso
              Pomodori Pelati
              Concentrato di Pomodoro
              2 Dita di Brandy
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Delle verdure sopra citate preparate un trito.
Grattugiare la scorza del limone, (occhio al dito!)
Indorare questo soffritto in un grosso tegame.
(astenersi per il momento di avvertir la fame!)

Quando gli ingredienti avranno il giusto colore
unire il macinato. (senza assaggiarne il sapore!)
Sale e pepe a discrezione e si rosola ben bene.
(non toccando niente con le mani per l'igiene!)

Ora è la volta della pecora tagliata a pezzetti.
(dagli schizzi dell'olio stiamo ben protetti!)
E di questa specialità del paese della Rocca
si comincia a percepirne l'acquolina in bocca.

Mescolare ogni tanto con un mestolo di legno
e versare il vino con calma. (qui si vede l'ingegno!)
Farlo poi prosciugare (è vietato l'asciugamano!)
e unire il concentrato di pomodoro pian piano.

Cuocere a fòco lento, (chi ha fretta tiri il freno!)
Quanto? Per circa due ore e mezzo, più o meno.
E ricordarsi che mezzora prima di fine cottura
c'è il brandy e da regolare sale e pepe con cura.

La preparazione della pecora in umido è finita
e con un buon vino rosso toscano va servita.
A questo punto, (la frase è ben augurale!)
un buon appetito ad ogni commensale!