POESIA di Maila Meini



Covid 19:

1) Io resto a casa

Non voglio proprio perdere nessuno

che conosco, tanto meno chi amo

né andarmene prima del tempo mio.

Non ho finito i sogni né sono

stanca di veder crescere i bambini.

L'oggi è un infinito giorno tetro,

unto dall'incoscienza della folla

e dalla certezza dell'unicità

del proprio fato.

Lo credeva pure,

sono certa, il primo che da solo

morì, spaurito, consapevole

inveendo senza fiato contro il fato

infame che colpisce dove trova

l'occasione.


Per questo non mi voglio

far trovare, non facilmente almeno,

e senza colpe,

e me ne resto a casa.

2) Incombe la folla

Incombe la folla alle mie spalle,

frana chiassosa di sassi nel letto

di un gelido fiume.

Resto, liquida

di sudore, in attesa del nulla

che diviene un'ombra buia.

Rifiuto

il lugubre abbraccio di un presagio,

sperando che sia solo l'inganno

di un incubo crudele e inaspettato.

Allora mi stringe a sé un silenzio

pieno di parole, che scintilla.


3) Immaginate il morire soli

Immaginate il morire soli,

senza un'amorevole carezza,

senza teneri sguardi preoccupati?

Non posso scrivere d'altro se un'idea

mi soffoca, fetida e opprimente.

Ci sarà per noi un domani uguale

a ieri che non fummo mai capaci

davvero di apprezzare?

Teniamoci,

a distanza, compagnia nell'attesa

di abbracciarci in piazza, girovagare

in piena libertà e ricostruire,

pezzo per pezzo, un mondo più pulito.

13/03/2020