LA BELLA CALLIGRAFIA

Racconto e poesia di Giuliano Mugnaioni


Carissimi amici,
a chi è un po' attempato come me, più o meno, vorrei farlo tornare un po' indietro.......non con l'età, questo non è possibile, ma con la fantasia, per ricordare mentalmente il tempo della scuola.
Quando tutti avevamo il nostro grembiule, abbellito da un bel fiocco di vari colori a seconda della classe frequentata.
Quando all'entrata dell'insegnante ci alzavamo in piedi per il rispettoso saluto.
Quando stavamo composti nel nostro banco, facendo attenzione a non rovesciare il calamaio con l'inchiostro.
Quando al giorno fissato, per ogni classe c'era il rito della fotografia di gruppo.
Quando oltre alle materie classiche: italiano, storia, geografia, scienze, matematica, buona condotta, c'era la bella calligrafia. 



Se permettete con la bella calligrafia apro una parentesi per una particolarità personale, nel confidarvi che in questa materia ero davvero bravo, anzi bravissimo, in quanto a differenza delle altre materie scolastiche, con la calligrafia non c'era niente da studiare.
Chiarita questa lusinga a mio favore, ritorno alla calligrafia denominata bella, perché bella lo era per davvero senza ombra di dubbi.
Oggigiorno tutto è cambiato, c'è il computer che ci offre una variopinta scelta di calligrafie possibili e immaginabili, e la bella calligrafia di una volta, rimane un bel ricordo per chi come il sottoscritto ha una certa età.
E anch'io mi sono adeguato alla modernità, ma siccome ho tanto amato quella materia (com'ero bravo!) ho scritto per essa queste rime che ora vi propongo.